Caro padre Davide,

mi chiamo Marco e sono un bambino di undici anni. Abito a Novara con i miei genitori e una sorellina di quattro anni. In questi mesi per un po’ ho fatto la scuola da casa con il tablet. Frequento la scuola secondaria. Anche i miei genitori hanno lavorato a casa. È stato bello perché eravamo sempre tutti insieme. Io però ho pensato tante volte a come fanno in Africa i bambini a seguire le lezioni se non hanno nemmeno il computer? E allora non studiano più? Mi piacerebbe tanto aiutarli. Come posso fare? Grazie per quello che fai. Io leggo sempre le storie di Fra’ Carmel che mi piacciono tanto. Spero di venire ad Arenzano a trovarti quando finisce la scuola.

Marco

 

Caro Marco,

t’immagini una scuola senza cartella né tanti libri? Senza astuccio né quaderni? Niente riga e squadra. Un unico maestro per tutte le materie. L’aula disadorna con una lavagna di legno, sbrecciata, sulla parete di argilla e un tetto di paglia sulla testa. Figurati se c’è la LIM o il tablet?!

Didattica a distanza? La scuola è distante: ogni giorno i bambini per andare a scuola fanno anche 7 Km a piedi. Molti purtroppo restano a casa, non per la DAD ma per curare i fratellini e sorelline più piccoli, mentre i grandi sono nella piantagione. Loro a scuola non ci vanno. Quando impareranno a leggere, scrivere e contare?

Nonostante questo, entrare in una scuola in Centrafrica è un’esperienza di una bellezza unica. I bambini (tanti!) ascoltano in silenzio, anche in tre, in quattro per banco. Manca materiale scolastico, ma portano in classe forti legami che nascono nella vita semplice del villaggio, dove si vive sempre insieme e ci si aiuta molto.

Si può fare qualcosa per loro? Certo! Anche se non potremo risolvere le tante e complesse problematiche, costruiamo scuole nuove, facciamo banchi migliori, sosteniamo gli alunni con le adozioni a distanza… nel Liceo S. Agostino a Bozoum c’è anche una sala d’informatica, alimentata a pannelli solari! Da anni inseriamo progresso e tecnologia non tanto per portare modernità, ma soprattutto per creare opportunità di sviluppo.

Marco, oggi andare a scuola è difficile sia in Italia, sia in Centrafrica come in tanti paesi nel mondo, ognuno per motivi e situazioni diverse, ma vale la pena per imparare!

Ti abbraccio e ti aspetto ad Arenzano

Padre Davide

 

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