I pellegrini sfiorano le mani benedicenti del Piccolo Re

Se entrate nella chiesa di S. Maria della Vittoria, nel centro di Praga, in qualsiasi periodo dell’anno, troverete sempre qualche persona che si ferma a pregare, oppure gruppi di turisti che la visitano sostando per una foto davanti all’altare dove si trova Gesù Bambino. Per questo motivo potremmo dire che la festa qui è ogni giorno, perché tante persone arrivano ininterrottamente, da vicino e da lontano, a chiedere la Sua benedizione. In mezzo a tanti visitatori, non sempre attenti a rispettare il luogo sacro, ci sono anche molti che affrontano viaggi lunghi (e costosi) per ringraziare Gesù Bambino di qualche grazia ricevuta oppure per chiederne di nuove. I più lo fanno in silenzio, affidando le loro intenzioni a dei foglietti di carta messi in un cestino.

Ogni settimana, la sera del giovedì, queste intenzioni sono poste ai piedi dell’altare durante la celebrazione della S. Messa, al termine della quale c’è un momento di preghiera al cospetto del Piccolo Re per tutti coloro che si affidano alla Sua benedizione. Una volta l’anno, però, la statua viene portata in Presbiterio, protetta da una teca, vista la sua fragilità. Di tutto questo si occupano le Suore Carmelitane di Gesù Bambino, una Congregazione di origine polacca a servizio in questa chiesa dal 1993, quando i Carmelitani Scalzi sono ritornati a svolgere la loro opera pastorale a Praga. Tutto accade con una cerimonia semplice, prima dell’apertura del Santuario, alla presenza di un nutrito gruppo di pellegrini che hanno la gioia e il privilegio di poter sfiorare per un istante le mani benedicenti del Piccolo Re. Tra questi non manca mai la signora Suzana, originaria delle filippine ma residente in Canada, che da più di trent’anni partecipa alla festa.

I visitatori, che entrando in chiesa si dirigono subito con passo deciso all’altare di Gesù Bambino, provano qualche istante di sorpresa e rimangono interdetti, trovando la nicchia vuota. Gioia grande invece per i gruppi che, pur non sapendo della festa, si ritrovano a celebrare la S. Messa in questa situazione privilegiata. Quest’anno è toccato a due gruppi provenienti dalla Corea del Sud e dalle Isole Mauritius. Durante tutto il giorno P. Victor Carlito Fernandez, carmelitano di Goa (India) che da quasi venticinque anni è in questa comunità, è “costretto agli straordinari” per poter soddisfare tutte le richieste di benedizioni, prima di concludere la giornata con la celebrazione dell’Eucarestia in lingua spagnola.

La domenica mattina è dedicata alle celebrazioni eucaristiche che, pur essendo agli orari consueti, hanno una solennità e una partecipazione veramente straordinarie.

Alle 10:00 c’è la S. Messa in lingua ceca, presieduta da P. Pavel Pola, Rettore del Santuario, che in questi ultimi anni ha voluto privilegiare la partecipazione dei bambini, coinvolgendoli anche con delle belle corone… di carta, oltre che con un’omelia indirizzata in modo particolare a loro, ma seguita con attenzione anche da tutti gli adulti. Al termine della Comunione, durante la quale alcuni dei bambini hanno ricevuto per la prima volta Gesù Eucaristico, c’è stato un momento semplice ma significativo, nel quale Sr. Sara ha posto la corona sulla statua di Gesù Bambino, gesto che ogni volta si ripete in questa solennità che è chiamata proprio festa dell’Incoronazione. Dopo la cerimonia liturgica, i partecipanti hanno potuto prima approfittare di un bel rinfresco e poi di uno spettacolo di marionette.

Nel frattempo erano in corso i preparativi per la S. Messa di mezzogiorno, in lingua inglese, presieduta e organizzata in modo impeccabile da P. Agnelo Rebelo, anche lui di Goa, che ha saputo dare ordine e intimità spirituale a un momento caratteristico: l’offerta delle rose al termine della celebrazione. Grazie a P. Agnelo, e ai volontari, ognuno dei presenti ha ricevuto una rosa e ha potuto portarla davanti alla statua di Gesù Bambino come segno di offerta della propria vita e richiesta di benedizione. E, sempre grazie ai volontari, ogni anno viene organizzato, anche dopo questa cerimonia, un momento conviviale di festa e d’incontro.

Il pomeriggio della domenica trascorre più tranquillo, con la celebrazione di altre due S. Messe (in italiano, preceduta dalla recita della Coroncina di Gesù Bambino, e in ceco).

C’è ancora il tempo così per tante persone di mettersi in fila per pregare alcuni istanti di fronte all’immagine del Piccolo Re, prima che la statua ritorni al suo luogo solito, pronta a ricominciare il giorno dopo ad accogliere e benedire le preghiere che giungono da ogni parte del mondo.

P. Saverio Gavotto