In Centrafrica tanti piccoli cantieri di pace cercano di strappare un po’ di terreno alla guerra e alla povertà. Uno di questi piccoli cantieri è stato aperto anche al Carmel dov’è nata, alcuni mesi fa, una piccola scuola agricola.
Qui il 75% della popolazione vive di agricoltura contribuendo al 50% del PIL. Sebbene un quarto della sua superficie sia costituito di terre arabili, purtroppo solo il 5% è effettivamente coltivato. Purtroppo tale potenziale non è adeguatamente sfruttato ed è praticata solo un’agricoltura di sussistenza che ha l’inevitabile effetto che il 50% della popolazione si trovi in situazione d’insicurezza alimentare.
È in tale contesto che è nata la Scuola Agricola Carmel, un piccolo seme in un grande campo tutto ancora da arare e coltivare. All’origine di questa scuola c’è un grande sogno dell’instancabile padre Anastasio Roggero, il fondatore della missione di Bangui, il quale vorrebbe vedere ogni metro quadrato del Centrafrica occupato da un albero. I metri quadri del Centrafrica sono tanti e quindi si è dovuto accontentare di un centinaio di ettari acquistati, più di 20 anni fa, alle porte di Bangui. In questa grande superficie di terreno, nel corso degli anni, sono stati creati un grande palmeto con relativo oleificio, un allevamento di bovini, un pollaio, un ricco vivaio di piante tropicali, un grande orto, un frutteto, una piccola piantagione di caffè… Indubbiamente il quadro ideale per una scuola agricola che, grazie ad un finanziamento della Conferenza Episcopale Italiana tramite l’8xmille, è stata ultimata lo scorso anno.
Il servizio del Tg2:
Cos’è cambiato dal giorno in cui è stato trasmesso questo video? Nel mese di novembre la scuola ha finalmente aperto le porte e quasi quaranta giovani – tra cui anche una decina di ragazze – si sono iscritti ai corsi. L’obiettivo della scuola è quello di offrire una formazione che permetta di diventare un giorno dei piccoli imprenditori agricoli.
Grazie all’aiuto di tanti amici e al loro entusiasmo – a volte più del nostro! – e grazie soprattutto alla tenacia del mio confratello padre Arland, ora la scuola funziona e ogni giorno impariamo a farla sviluppare meglio.
padre Federico Trinchero