Una terribile notizia: mercoledì mattina intorno alle 8, padre Arialdo Urbani, parroco di Bien, mentre si recava da Niem sulla strada per Bouar, all’altezza del villaggio Service Kolo, ha colpito una mina, che ha distrutto la sua auto.

Padre Arialdo dice di stare bene, ma purtroppo nell’incidente un passeggero non è sopravvissuto.

La situazione in Centrafrica, dove non mancano neppure le mine, è ben riassunta da padre Aurelio Gazzera in un articolo su Focus on Africa: «La zona nella quale p. Arialdo Urbani è passato sopra una mina, si trova a nord-ovest, lungo il confine con il Camerun. Ed è una zona molto ambita per i pascoli, l’acqua ed un clima particolarmente adatto agli allevamenti. Grandi allevatori, i Peul sono presenti da anni in tutta la zona, da Bouar fino a Ngaundaye. Qui le loro mandrie trovano abbondanza di tutto. Basta pensare che, fino al 1979, a Sarki c’era un caseificio che produceva burro e groviera!
Ci sono qui grosse mandrie (migliaia di capi) che appartengono a ministri e presidenti degli stati vicini (che investono così i soldi guadagnati in vari modi, non tutti onesti!). Anche questo fatto contribuisce a fare della zona una no-man’s land.
Negli ultimi anni, dopo il passaggio di vari gruppi ribelli, il movimento 3R (Retour, Réclamation et Réhabilitation), è diventato il “padrone” di tutta la zona, “proteggendo” le popolazioni peuls che vi risiedono. Ed è una protezione tipicamente mafiosa: i capi più belli, vengono requisiti dai ribelli.
In dicembre 2020 il gruppo 3R si era alleato con altri gruppi nella nuova CPC – Coalition des Patriotes pour le Changement (capitanata da Bozize, presidente salito al potere dopo un colpo di stato nel 2003, e deposto nel 2013).
La CPC ha occupato quasi tutto il paese, ha bloccato per 2 mesi la strada principale di rifornimenti, ed è arrivata a minacciare seriamente la capitale. E tutto questo nonostante una Missione ONU (MINUSCA) presente con 12.000 militari, del costo di oltre 900 milioni di dollari all’anno (744 milioni di euro, un po’ più di 2 milioni di euro al giorno!!!). Il presidente attuale, Touadera, ha fatto appello agli “amici” russi e rwandesi. Questi due paesi hanno interessi geoplotici ed economici (specie nel settore minerario). Dall’inizio di gennaio i soldati della milizia privata russa Wagner, con i rwandesi e l’esercito centrafricano, hanno iniziato una controffensiva che ha permesso al governo di riprendere, piano piano, gran parte delle zone occupate dai ribelli CPC. Ci sono stati pochi combattimenti: in genere i ribelli, all’arrivo dei russi si spostano più in là, specie fuori dai centri abitati (che diventano sempre più pericolosi).
Tra fine febbraio e inizio marzo era stata ripresa la zona di Niem. Però i ribelli 3R conoscono benissimo il territorio, e non è facile per l’esercito e il governo riprendere del tutto la zona.
È in questo contesto che è successo l’incidente di p.Arialdo, la cui macchina è andata distrutta da una mina. È almeno il terzo episodio del genere.
Probabilmente la mina è stata messa dai ribelli 3R, anche se non mancano i dubbi (un comunicato di ieri dei 3R smentisce di essere in possesso di mine, e di averne messe nella zona. Ed accusa piuttosto i militari russi, rwandesi e centrafricani).
E questo episodio contribuisce ad appesantire la situazione, creando paura e limitando spostamenti ed attività nella zona. Sia da parte della popolazione, che da parte di agenzie umanitarie».