“Esala Pâque awe!”, “Abbiamo fatto Pasqua!”. È questo che hanno esclamato spontaneamente tanti parrocchiani di Bozoum a fine giugno. Sì perché finalmente siamo riusciti a celebrare i Battesimi dopo mesi di sospensione a causa del coronavirus e delle norme anticontagio.

Il cammino di preparazione al Battesimo è piuttosto lungo. Per i ragazzi e le ragazze, sono quattro anni di formazione, mentre per gli adulti sono due anni, ma più intensi. La celebrazione dei Battesimi, normalmente, avviene nella Grande Veglia di Pasqua. Quest’anno, a causa del Covid-19, abbiamo dovuto sospendere le celebrazioni e le stiamo riprendendo in questi giorni.

In chiesa abbiamo fatto dei segnaposto sulle panche, per rispettare la distanza di un metro tra una persona e l’altra. I chierichetti hanno le maschere, mentre per i fedeli le stiamo facendo confezionare. Così sabato 20 giugno, in pomeriggio, alle 16.30 è iniziata l’Eucarestia nella quale abbiamo avuto la Grazia di settanta Battesimi, nove prime Comunioni e nove matrimoni.

L’indomani, domenica 21, i battezzati erano presenti, tutti vestiti di bianco, e il resto della comunità ha potuto avvolgerli (a debita distanza) con l’affetto e la preghiera. Come sempre, dopo la messa, la città si è riempita di canti, che hanno accompagnato i nuovi cristiani.

Giovedì 25 giugno, abbiamo celebrato la Messa Crismale. Normalmente celebrata il Giovedì Santo, ma quest’anno è stata posticipata. Ci siamo ritrovati, una quarantina di sacerdoti, intorno al Vescovo e alla comunità cristiana di Bouar. Nella Messa i sacerdoti rinnovano il loro impegno, e poi il Vescovo consacra gli Oli che saranno usati per i sacramenti: l’olio degli infermi, quello dei catecumeni e il Crisma.

È Pasqua! Anche se il coronavirus avanza (abbiamo superato la soglia dei 4.000 casi in Centrafrica), Cristo rimane la Vita del mondo e di ogni uomo.