Non c’è un’età per partire in missione. Oltre alla testimonianza della giovanissima Lucia, ne dà prova Guido Bertone, vedovo settantenne. Una missione per tutte le generazioni? Il coraggio e l’entusiasmo non hanno età, sono le motivazioni a fare la differenza. Ecco la lettera di Guido, in Centrafrica per realizzare un sogno che con la moglie Marina, mancata nel 2022, avevano nel cuore da tempo.

La mia esperienza di volontariato è iniziata nel Seminario di Yolé, dove mi attendevano più di novanta ragazzi. Qui con gli alunni più grandi ho svolto un corso base di informatica per poi finire con un test generale su Word ed Excel. A Bozoum, 100 Km più a nord, ho tenuto un secondo corso di computer per gli studenti del Liceo. Al termine di questo viaggio durato un mese ho scritto ai miei amici, ricordando mia moglie Marina: “Sto tornando nella nostra famiglia, Amore mio, con la gioia di aver realizzato uno dei nostri sogni più belli, di averlo fatto con te, anche “senza” di te, perché mi sono buttato in questa avventura con tutto il Guido che tu amavi, preparando le lezioni di informatica e le valige da solo, senza i tuoi consigli. Penso che anche tu saresti orgogliosa di quel che ho fatto. È stato un dono ricevuto da Dio. Tutto cambia, anche il vuoto che sento ogni volta che rientro in casa a Milano o vedo una tua foto, anche il dolore, se lo attraverso con la forza che mi dà l’amore dei nostri figli e nipotini. Dopo questo mese vissuto insieme ai Padri missionari, così avventuroso e pieno di gioia, ci sto riuscendo, Amore mio”.

Guido Bertone