50 anni di missione: sesta puntata

Il diario di padre Nicolò Ellena ci riporta a Bossentelè. Immaginiamo di essere all’incrocio tra la strada per Bouar e quella per Bozoum, dove tutti erano soliti fare una pausa e ascoltare i suoi racconti. In questo episodio, la “rocambolesca” costruzione della chiesa.

Bossentelé, 12 marzo 1987. Oggi è una giornata storica: alle 15.30 la campana piccola sale al suo posto senza difficoltà e alle 16 si odono le prime note. Sono lieto e commosso: dopo tante traversie, eccoti un sogno avverato, in attesa di altri. Siamo stanchi, ma tutti contenti e la gente che passa è curiosa di vedere e sapere. È la prima vera “campana” che sia stata posta a Bossentelé.

Bossentelé, 22 novembre 1988. Dopo Messa vedo che arrivano alcuni, fra cui protestanti, “capitanati” da Petit J. per montare l’ossatura del tetto della capanna grande. Si mettono all’opera, ciascuno dice la sua, ma risulta subito che non sanno metterla a piombo! Pare non sia scontato che… il centro deve stare in mezzo! Tra i presenti, tre o quattro lavorano, gli altri cambiano posto per… rimanere seduti! Ma tutti partoriscono consigli!

Bossentelé, 20 dicembre 1988. Durante il catechismo dei ragazzi, vedo arrivare parecchi uomini. Capisco che vengono per montare il tetto della capanna sui pali. Ci saranno una trentina di persone, più i curiosi. Faccio preparare quindici forche per alzare il tetto. Finalmente, dopo che ho ben spiegato la manovra, si alza con le braccia ma dopo pochi metri… tutto è a terra e parecchi sono rimasti all’interno. Schiamazzi: «colpa tua, colpa sua, bisognava, si doveva…». Si riprende. Al terzo tentativo… povero tetto: è sballottato qua e là, su e giù. Lo si appoggia su alcuni pali; questi cedono, si storcono, si spostano, poi lo si trascina poco per volta, fino a che poggia dappertutto, a modo suo… Però è grandioso, anche se grezzo: una bella area coperta. Sono contento di aver risolto in modo spiccio e imprevisto anche questo problema. Il lavoro da fare, ora rimane tanto, ma il “grosso” è fatto.

È stata una faticaccia (e un rischio e pericolo!): il peso era di almeno 800 kg.

Bossentelé, 1 febbraio 1989. Dopo il suo arrivo [dal Camerun, ndr], il pittore padre Bernard inizia subito a dipingere la chiesa: giallo attorno alla croce con due figure rosse laterali, c’è la Pietà e Giovanni… Non c’è male. Poi inizia gli schizzi per le figure degli apostoli, alte, rosse a strisce nere… Io non posso né voglio contraddirlo, ma rischierò di avere il presbiterio fiammeggiante di rosso, con dodici figure, statura normale, rossissime! Il pittore continua il lavoro per tutto il pomeriggio… Non so quali saranno la reazione e i commenti della gente, ma mi preparo a pareri contraddittori.