Cari amici di Gesù Bambino e delle missioni,

lode a Dio che mi permette di far giungere il mio saluto a chi dimora in città sparse in tutto il mondo, con un pensiero a chi ci attende nella Gerusalemme Celeste.

Le feste, caratteristiche per la gioia che da esse promana, ci hanno rincuorati. Ci siamo preparati al Natale con una novena ricca di canti e di luci che hanno brillato nel coro del nostro santuario.

Le melodie con il suono dell’organo sembravano innalzare Praga verso il cielo. La Messa di mezzanotte è stata una grande gioia per numerosi fedeli partecipanti. Il 25 dicembre, il tradizionale concerto natalizio con coro e orchestra, interrotto solo dal Covid-19, si ripete dai tempi del comunismo. Nella chiesa stipata dai presenti non c’è posto per quanti vorrebbero partecipare. La gioia delle feste è stata velata dal volo al Cielo, il 31 dicembre, del Santo Padre emerito, Benedetto XVI, che ci ha onorati della sua visita il 26 settembre 2009. Per la storia della nostra chiesa questa data è veramente un grande giorno. Lo ricordiamo inginocchiato umilmente davanti all’altare di Gesù Bambino per il quale ha dimostrato il suo amore con il libro “L’infanzia di Gesù”. La preghiera da lui composta è ancora oggi distribuita e recitata in diverse lingue da molti fedeli. La festa dell’Epifania, che ricorda l’arrivo dei Magi a Betlemme, a Praga la riviviamo quotidianamente grazie alle visite di innumerevoli devoti che giungono sia dall’Oriente che dall’Occidente: la nostra chiesa è come una seconda Betlemme. La festa del Battesimo di Gesù ci ricorda il nostro Battesimo e il compito, affidatoci da Gesù, di battezzare in tutto il mondo. Mi commuove p. Agnelo Rebelo, mio giovane confratello di Goa, che amministra il Battesimo a bimbi di famiglie irlandesi e di altri Paesi che dimorano da noi. Egli ha accolto in India l’invito di Gesù e annuncia solennemente il Vangelo ogni domenica celebrando la Messa in inglese. Anche p. Victor Fernades ha accolto lo stesso mandato dall’India e lo svolge nella Messa in spagnolo ogni sabato. Inoltre egli, come Gesù, benedice bambini e adulti, in particolare chi giunge in preghiera per avere figli. Ogni tanto incontro persone che vengono in pellegrinaggio votivo per grazia ricevuta dopo la benedizione di p. Victor. Anche i miei confratelli p. Peter Glogar e p. Pavel Pola si sentono in missione e cercano di fare della nostra comunità un punto d’incontro per chi è ancora lontano dal Vangelo, creando iniziative di nuova evangelizzazione. Non dimentichiamo l’umile lavoro missionario delle suore. Anche grazie a loro il nostro santuario ha uno splendore che annuncia il Vangelo con il linguaggio del cuore. La nostra piccola comunità ogni giorno accoglie l’invito alla preghiera riunita nella piccola cappella che ci protegge dal freddo invernale. In questi giorni la nostra missione centrafricana celebra grandi eventi. Li riassumo brevemente. Le pagine seguenti offriranno la freschezza giovanile dei nostri consacrati. Venerdì 6 gennaio nel noviziato di Sant’Elia a Bouar, fra Alfred Tandotou, fra Wilfrid Mbaka e fra Aimé Radjabo hanno fatto la professione dei voti solenni nell’Ordine del Carmelo, nelle mani del Superiore Provinciale p. Saverio Gavotto. Sabato 7 gennaio nella cattedrale di Bouar, i nostri fratelli Alfred, Wilfrid e Aimé sono stati ordinati Diaconi e fra Régis-Maire Temanda è stato ordinato Sacerdote da mons. Mirek Gucwa. Domenica 8 gennaio p. Régis-Marie ha celebrato la sua prima Messa nel seminario di Yolé. Da Baoro, p. Aurelio Gazzera, prima di partire per i villaggi della savana, privi del Wi-Fi, mi scrive gli auguri di buon anno. Sono villaggi dove ho lavorato negli anni ’80 e ’90. Ancora oggi si vive come ai tempi della nascita di Gesù a Betlemme. Le loro capanne hanno ricordato anche a lui quella dove Gesù è voluto nascere.

Le pagine seguenti, preparate da p. Davide, mostrano la vitalità della missione e incoraggiano gli amici a sostenere la nostra opera.

Assicuro a tutti voi la mia povera preghiera con l’augurio di serenità e salute per l’anno che il Signore ci sta donando.

Con affetto.

Padre Anastasio