Arenzano, 14 settembre 2023,
Cari amici di Gesù Bambino e della sua Missione,
saluti e benedizioni da Arenzano, “la Praga di Gesù Bambino italiana”.
La festa liturgica dell’Esaltazione della Santa Croce, anniversario del ritrovamento della Vera Croce, il 14 settembre del 320, da parte di sant’Elena, madre dell’imperatore Costantino, per gli Ordini religiosi dà inizio a un periodo di maggiore rigore, che durerà fino alla Pasqua. Dopo il mio rientro in Italia, ho avuto l’opportunità di celebrare questa festa nel Monastero Santa Croce a Bocca di Magra (SP). Il luogo è splendido, un angolo tra i più belli della riviera ligure. Un documento storico testimonia che anche il sommo poeta, Dante Alighieri, passò da qui. All’orizzonte, le Alpi Apuane ci fanno supporre un possibile soggiorno di Michelangelo. A questo Monastero è legata anche una nota figura religiosa contemporanea che ha arricchito l’Ordine del Carmelo e la Chiesa italiana: p. Anastasio Ballestrero, superiore dei Carmelitani in Liguria. Fu lui a comprare questa proprietà negli anni ‘50. Lo spesso padre, come cardinale e arcivescovo emerito di Torino, “santificò” la casa di Bocca di Magra offrendo la sua sofferenza fino al volo in Cielo, il 21 giugno 1998.
Ottobre è il mese missionario. Il messaggio di Papa Francesco per la Giornata Missionaria Mondiale del 22 ottobre prende spunto dal racconto dei discepoli di Emmaus (Lc 24,13-35): «Cuori ardenti, piedi in cammino”. Il primo documentario video sulle nostre Missioni in Centrafrica, realizzato nel 1981, s’intitolava “Canta e cammina”. Io stesso visitavo i villaggi nella savana che potevano essere raggiunti camminando a piedi. Sono i villaggi dove una mina anticarro ha messo in pericolo la vita di p. Norberto Pozzi che ora sta riacquistando la salute e, unitosi alla nostra comunità religiosa di Arenzano, prega con noi, grazie alle cure dei confratelli e al sostegno generoso degli amici. Purtroppo la protesi non gli permetterà di camminare speditamente, ma potrà cantare con cuore ardente e coraggioso. Incontrai p. Norberto nel 1980, quando era un volontario laico nella Missione di Bozoum. Dopo otto anni, ritornò in Italia per consacrarsi al Signore e tornare in Centrafrica nel 1995 come sacerdote. Gli auguriamo di poter ripartire presto per Bozoum, dove ha speso la sua giovinezza e la popolazione lo attende.
Nonostante il grave incidente che ha coinvolto p. Norberto, l’opera continua con slancio giovanile. Nel seminario della Yolé, ottanta ragazzi studiano, pregano e mangiano con appetito. Sono guidati da p. Odilon Faguende e da p. Régis-Marie Temanda, aiutati dalle nostre sorelle indiane. Nel Noviziato di S. Elia sono in formazione una decina di giovani, aiutati da p. Mesmin Dingbedi, superiore della Missione e della Comunità, e da p. Marco Pesce. Segue una bella notizia: sabato 28 ottobre nella Cattedrale di Bouar si celebrerà l’ordinazione sacerdotale di fra Alfred di Dio, fra Wilfrid della Divina Misericordia e fra Aimé della Speranza. I nostri sacerdoti centrafricani salgono a quattordici. A Bangui, una quindicina di giovani in formazione ravvivano la comunità religiosa affidata a p. Cyriaque e p. Aimé. Una trentina tra ragazzi e ragazze frequentano la scuola agricola, diretta da p. Stefano Molon. Con il nuovo convento, da cui si gode la vista della città, il Carmelo di Bangui ha l’ambizione di diventare il centro spirituale della capitale. La Missione di Baoro è un giardino con fiori meravigliosi, dove circa duecento angioletti frequentano la scuola materna e altri trecentottanta frequentano la scuola delle suore carmelitane. P. Arland Paterne è il parroco e superiore. La parrocchia di Bozoum, raggiunta dai primi Carmelitani nel 1971, l’ho visitata per la prima volta nel 1977 e negli anni ‘80 vi ho trascorso alcuni mesi interessandomi dei numerosi villaggi. Oggi il superiore è p. Dieudonné, mentre il parroco è p. Marco Poggi.
Notizie più dettagliate dal Centrafrica saranno offerte dalle pagine seguenti, curate da p. Davide Sollami, nuovo direttore di “Amicizia Missionaria”. Gli è stato affidato anche il compito di procuratore delle Missioni, ruolo che svolgeva da anni pur senza il titolo, con la soddisfazione mia e degli altri confratelli missionari, data la distanza che mi separava dalla procura con sede in Liguria. Il 5 settembre sono ritornato ad Arenzano, cittadina che avevo lasciato nel 1998. A Praga, grazie ai miei frequenti viaggi, ho avuto occasione di rendere più viva la mia cordiale accoglienza con preziosi regali che portavo dalla Missione che è perciò ricordata dall’Australia al Cile. Con l’aiuto di Gesù e la collaborazione dei confratelli posso dire “missione compiuta”. La conferma di questo sarà offerta dalle celebrazioni per il trentesimo anno del ritorno della nostra provincia religiosa nella città delle cento torri. Auguro a p. Saverio Gavotto, superiore in Cechia, che la sua attività sia fruttuosa come il lavoro che ha svolto negli anni giovanili in Africa e, in seguito, al Monte Carmelo in Palestina. Praga, città di Gesù Bambino, è stata per me un sogno che il Signore ha voluto fosse realizzato. Solo Dio sa quanto da Praga abbiamo contribuito allo sviluppo delle Missioni in Africa.
Porto queste due opere nel cuore, insieme ai numerosi amici incontrati. Saluto invocando celesti benedizioni.
Padre Anastasio