Arenzano, 25 gennaio 2024

Cari Amici sempre vicini,

in questo pomeriggio invernale, vi scrivo dalla terrazza del Santuario di Arenzano e da qui, affascinato dalla bellezza del panorama, rifletto. Ci sono luoghi che in alcuni momenti speciali sembrano trasformarsi. Uno di questi è la Basilica di Gesù Bambino. Come S. Teresa Benedetta della Croce si chiedeva perché Gesù scelse proprio Praga per manifestare le sue grazie (Lettera del 2 febbraio 1942 dal Monastero di Echt), così ci chiediamo per quale disegno divino il Signore abbia scelto proprio un paese della Riviera Ligure di ponente per irradiare questa devozione in tutto il mondo. Arenzano è l’anagramma di Nazareno: siamo in un luogo che porta già in sé il nome del Messia. In quali momenti dell’anno questo luogo diventa speciale? Nel giorno 25 di ogni mese, quando fin dal mattino, attirati dal dolce Bambino Gesù, come le api dal miele, i fedeli arrivano e sostano in dialogo silenzioso durante l’Adorazione Eucaristica. Il “tocco” del Figlio di Dio, come quando il Messia attraversava i villaggi della Giudea, Samaria e Galilea, si rinnova nell’unzione con l’olio benedetto, un sacramentale imposto mentre s’invoca la liberazione dai mali fisici e spirituali. Il Nazareno non si fermava mai in un posto solo. Ecco perché ancora oggi portiamo la statua di Gesù Bambino di Praga in tutta Italia nelle comunità e parrocchie che ne facciano richiesta. Il nuovo anno è iniziato con una Peregrinatio nel Lazio e in Campania. Ho vissuto sette giorni di grazia, il cui culmine è stato raggiunto a Pompei, nel Santuario della Madonna del Rosario. Porto nel cuore tutte le persone che si sono appellate al aiuto di Dio e, mentre le campane suonano a festa per il Piccolo Re, la mia preghiera è per voi fedeli. Il 21 gennaio Arenzano è stata raggiunta da tanti bambini arrivati, con le loro famiglie o i loro insegnanti, da tutta Italia per la premiazione del Concorso Internazionale di disegno “Piccoli Artisti del Natale”. Dall’Africa è arrivata una composizione realizzata da Ange Patrice, seminarista diocesano a Yolé. Il suo punto di vista è originale e sembra una risposta a chi si chiede cosa ci porterà questo 2024. Ritrae l’evento della Natività dall’alto: sguardi, attenzioni, curiosità, tutto converge sul Bambino Gesù, vero centro dell’umanità. Su 11.000 partecipanti, si è aggiudicato  il 2° premio per originalità in questa rassegna giunta alla 57° edizione. L’opera del piccolo artista africano è un augurio per tutti a fissare lo sguardo su Gesù, centro della nostra storia personale e comune, in ogni paese del mondo.

La notte scorsa ho fatto un sogno che vorrei raccontarvi. Mi trovavo in mezzo a un verde prato circondato da centinaia di bambini africani, felici e festanti. Le loro voci squillanti sembravano il canto di tanti uccellini. A un tratto, un grande carro corazzato di legno, rotondo e con cannoni disposti a 360°, interrompeva la “festa” improvvisata invadendo e rovinando tutto il prato. I bambini, anziché fuggire, lasciavano che quella strana macchina d’assalto passasse. Prima di riprendere il gioco sistemavano il prato ricoprendo i solchi lasciati dal cingolato. Davvero uno strano sogno, penserete voi. Però è proprio vero che in Africa è forte il contrasto tra la vita e i suoi pericoli e che i bambini crescono superando, a volte con naturalezza e rassegnazione, tante difficoltà. Come capita spesso, i sogni durano poco ma, al risveglio, questo mi ha lasciato un senso di serenità. Effettivamente la realtà che viviamo nelle Missioni supera il sogno per la bellezza e i progetti realizzati in questi anni sono andati ben oltre le aspettative dei primi missionari, senza contare i frutti spirituali di quest’opera voluta e benedetta dalla Provvidenza. Migliaia di piccoli angioletti con gli occhi lucenti gremiscono le scuole cattoliche. Hanno voglia di imparare… ma poiché, come recita il detto popolare, “a pancia piena si ragiona meglio”, è sempre in agguato la tentazione di saltare le lezioni per andare nella savana a raccogliere i “gugu”, i funghi, oppure a scuotere l’albero dei bruchi per farli cadere e riempirne bacinelle. Vanno ghiotti di questi cibi stagionali. Per loro, nell’orfanotrofio “Arc en Ciel” prepariamo più di 300 pasti al giorno. Non smette mai di stupire come, nonostante tutto, il sorriso li accompagni sempre.

Proprio in questi giorni si svolge a Bozoum la Fiera Agricola, fortemente voluta da P. Aurelio Gazzera. È un’iniziativa meravigliosa e la popolazione locale, vera protagonista di questo evento, lo sa e vi partecipa attivamente. Ma i semi più belli sono quelli “coltivati” nel seminario di Yolé, nel noviziato di S. Elia e nello Studentato di Bangui, dove i giovani, educati cristianamente, coltivano i semi di vocazione religiosa e carmelitana che il Signore ha messo nei loro cuori. A proposito di Bangui, al Carmel P. Stefano Molon sta sviluppando gli allevamenti in modo straordinario. Ci sa fare così bene con le piante e gli animali che pare lo ascoltino quando parla. Nella grande fattoria e nella “Scuola Agricola Carmel” stiamo sviluppando l’allevamento bovino, migliorando una razza da latte (la Holstein). È in programma l’acquisto di una ventina di giovani vacche e questo comporterà necessariamente la creazione di decine di ettari di pascolo. Per la Scuola Agricola cresce l’allevamento delle pecore e degli animali da cortile. Accanto al pollaio destinato alle galline da uova, costruiremo altre conigliere e ricoveri per tacchini, faraone, anatre e quaglie che finora siamo costretti a tenere in numero limitato o addirittura all’interno delle aule scolastiche. Infine stiamo procedendo alla riparazione dei tre trattori, vecchi e in cattivo stato. Anche in Italia portiamo avanti tante iniziative a sostegno delle Missioni. Una “spedizione” di Medici e Infermieri dall’Ospedale San Paolo di Savona raggiungerà i Dispensari della Missione. Quanto è importante portare cure e medicine in Africa! La loro missione sanitaria si realizzerà a febbraio. Vi scrivo tutto questo con le valige in mano. Sto per partire per il mio 34° viaggio missionario alla volta del Centrafrica. Io parto ma voi “non restate”. Accompagnatemi nella preghiera. Vi racconterò le novità. Al mio ritorno daremo il via ad appuntamenti importanti ai quali potrete partecipare numerosi. Li riassumo qui sopra in un riquadro colorato. Su tutti voi, amici delle Missioni, invoco la benedizione di Gesù Bambino!

Buona lettura

Padre Davide Sollami