Arenzano, 11 novembre 2023

“Cari Amici”,

così p. Anastasio ha sempre iniziato le lettere che, con il pensiero, ci hanno portati nei suoi tanti viaggi per il mondo. Aprendo Amicizia Missionaria, sorgeva spontanea la curiosità di scoprire da dove scrivesse ogni volta. Dall’India, dall’America o dall’immancabile Africa?

Le lettere sembrano un uso per pochi nostalgici fuori moda, ma è ancora più bella la sorpresa di riceverne una. Le si scrive per le persone speciali e per p. Anastasio ogni amico delle Missioni è sempre stato speciale. La stima sincera e reciproca ci ha spesso fatto lavorare a quattro mani. Ora vorrei dare continuità ai suoi progetti, o meglio, ai disegni di Gesù che per anni si sono serviti e si servono ancora, anche se in maniera diversa, di p. Anastasio. Da questo numero di Amicizia Missionaria in avanti il mio saluto sarà ancora quel “Cari Amici” così familiare, ma mi permetterò di aggiungere “Cari Amici sempre vicini”, perché mai ci avete fatto mancare la vostra presenza. Vi scrivo da Arenzano in questi giorni di novembre, la cosiddetta “estate di San Martino” che anche quest’anno ci ha regalato giornate particolarmente miti. Una parentesi nel cuore dell’autunno. La nota leggenda del santo di Tours, militare del IV secolo d.C., narra che, alla vista di un mendicante infreddolito, con la spada divise in due il mantello dell’uniforme per condividerne metà con il povero. Quella stessa notte gli apparve il Signore, avvolto nel suo mezzo mantello che lo ringraziava, riconoscente. Quel gesto esemplare di carità cristiana a servizio di Cristo nei poveri, secondo il racconto, fece placare la tempesta.

Il periodo storico che attraversiamo è agitato da gravi “tempeste” che bagnano di violenza anche la Terra Santa, ma la Speranza del Natale di Gesù è attesa con desiderio ancora più profondo in tutti gli angoli del mondo. Il pensiero corre al Centrafrica, dove gli ultimi avvenimenti ci confermano che le strade del nord del paese non sono ancora sicure. Il 1° ottobre, un messaggio di p. Marco Poggi ci avvisa che p. Dieudonné e fra Alfred, partiti la mattina per celebrare la S. Messa nel villaggio di Kounde, non erano ancora rientrati. La notizia corre veloce: sono stati fermati dai “braqueurs”, ladri armati, a soli 20 km dalla missione sulla strada tra Bozoum e Bouar. Dopo alcune ore di preoccupazione, sono tornati, ma “alleggeriti” del telefono, uno zainetto e un cingolo del camice liturgico. Questo è stato il “bottino” dei ladri di savana, ma resta l’amarezza per la situazione di diffusa insicurezza nel paese. Nonostante la difficile situazione, p. Federico Trinchero, il nostro Superiore Provinciale, è riuscito a visitare tutte le nostre cinque missioni, accompagnato da p. Vojtech Kohut, un felice ritorno dopo dieci anni di assenza dal Centrafrica, in occasione delle Ordinazioni di tre novelli sacerdoti, p. Aimé, p. Alfred e p. Wilfrid e della Professione Solenne dei voti religiosi di fra Rufin, avvenute il 27 e 28 ottobre. Nel frattempo p. Aurelio Gazzera ha portato a termine la ristrutturazione delle scuole di tre villaggi in vista del nuovo anno scolastico. È un bel segno di attenzione e di incoraggiamento per la popolazione locale che trova nell’opera dei missionari una sicura ancora di stabilità nella “tempesta di San Martino”. Grazie alla generosità di una famiglia di Crema è stato possibile rinnovare anche i banchi scolastici. In questi mesi i nostri maggiori sforzi ed energie sono concentrati per la realizzazione della nuova casa religiosa a Bangui. Proprio in queste settimane cinque volontari italiani stanno dando una grossa mano. Sono Enrico Massone e Alessio Vada, impegnati nella costruzione di quarantaquattro archi, elementi architettonici che suscitano la curiosità della popolazione locale che si meraviglia osservando che gli archi sono autoportanti. Mario Mazzali sta installando l’impianto idraulico, da lui stesso progettato da casa, a Mantova. L’impianto elettrico è invece in mano a due cuneesi, Maurizio Parola e Giovanni Vezza. La loro presenza sul cantiere sta dando grande soddisfazione a tutti, soprattutto a p. Aurelio che con la sua esperienza e dinamicità si spende senza sosta per questa importante opera, della quale raccontiamo a pagina 10. Per queste necessità delle Missioni abbiamo organizzato anche ad Arenzano iniziative molto apprezzate e partecipate, come la Giornata Missionaria Carmelitana il 7 ottobre, durante la quale abbiamo consegnato, per l’ottavo anno consecutivo, il premio “Cuore d’Africa” a tutti coloro che si sono distinti per generosità e altruismo, ma anche la Castagnata al Santuario il 22 ottobre, in occasione della Giornata Missionaria Mondiale. Mi piace ricordare, facendo un passo indietro al 23 settembre, la bellissima serata della Cena di Bentornato ad Arenzano per p. Norberto. Invito chi non ha potuto essere presente, a leggere la rubrica “Messaggeri del Vangelo”. Il nostro confratello missionario sta pian piano affrontando con fede e sacrificio il lungo cammino verso la ripresa e noi, con il vostro aiuto, stiamo completando l’acquisto di una nuova auto fuoristrada in sostituzione di quella distrutta dall’esplosione della mina, per affrontare gli spostamenti tra la missione e i villaggi della savana sulle strade sterrate e piene di insidie.

Anche nei prossimi mesi sono certo che la Provvidenza ci aiuterà a rispondere alle necessità che ci segnaleranno i confratelli. Ad esempio, p. Marco Poggi avrà bisogno di sostegno per i duecento orfani a Bozoum.

Dopo il S. Natale, momento di unione fraterna e grande gioia per tutti noi, inizieremo a preparare il prossimo viaggio in Africa insieme ai volontari, dando soprattutto ai giovani l’occasione di coltivare il loro desiderio di essere missionari. Un’esperienza intensa che avvicina ai fratelli poveri e bisognosi di ogni luogo, facendoci crescere nella consapevolezza e insegnandoci, all’occorrenza, a dividere a metà anche il nostro mantello.

Ringrazio per la costante attenzione con la quale non fate mai mancare la preghiera e il supporto concreto per i nostri missionari. Vi invito a partecipare numerosi ai prossimi appuntamenti perché c’è ancora tanto bisogno del vostro aiuto.

Su tutti voi, amici delle Missioni, invoco la benedizione di Gesù Bambino!

Buona lettura

p. Davide Sollami