Da La Verità di mercoledì 15 febbraio 2023, rubrica “Risponde Giordano”:

Caro Giordano, due giorni fa mio fratello, Padre Norberto, missionario Carmelitano Scalzo nella Repubblica Centrafricana, mentre con il suo gippone viaggiava verso un villaggio nella savana, è incappato in una mina interrata dai guerriglieri. Mio fratello si è trovato con entrambe le gambe gravemente ferite. Fortunatamente i soccorsi sono stati veloci: la gamba destra si salverà, mentre quella sinistra probabilmente verrà amputata. Quanto successo a mio fratello mi aiuta a vivere in prima persona ciò che ogni giorno vediamo in tv: capisco meglio lo smarrimento degli sfollati, il dolore di chi ha feriti e morti tra i cari. Mi tornano alla mente le parole di papa Francesco: “non si promuove la pace inviando armi. Questo è pura follia!”. Spero, contro ogni speranza, che Putin e Zelensky si incontrino e parlino a quattr’occhi, attenti solo al bene dei loro popoli. Che Dio ci assista.

Giulio Pozzi, Lecco

Mi ha commosso la sua lettera, caro Giulio. Il sangue versato da suo fratello e il vostro dolore offerti come preghiera per la pace. La fede smuove le montagne, è vero. E dunque chissà che non riesca a smuovere pure i cuori induriti di Putin e Zelensky. Ma soprattutto il cuore degli Stati Uniti: la guerra l’hanno voluta loro, loro possono farla cessare. Lo faranno? È la speranza contro ogni speranza di cui parla lei. E di cui ci dobbiamo nutrire. Mandi un abbraccio a nome di tutta La Verità a padre Norberto.