L’orfanotrofio a Bozoum è nato grazie a don Luigi Alberio, già parroco di “S. Ambrogio” di Cassina Amata (Mi), Pina Pazienza, le famiglie del paese, le catechiste, l’associazione “Alberio”, il gruppo Caritas parrocchiale che hanno aderito ad un progetto per la costruzione della struttura.

Chi volendo costruire un’opera così importante “non si siede prima a calcolarne la spesa, se ha i mezzi per portarla a compimento?” (Vangelo di Luca 14,28). Così dal 2006 sono partite iniziative ed eventi per fare conoscere il progetto che si proponeva di rispondere ad una situazione di emergenza.  Una serata di cabaret con Ale e Franz di Zelig, buffet in piazza, mostra fotografica sulla missione, festa del pesce, la festa della birra e “casouela”, banchetti di prodotti artigianali, giornate missionarie con padre Norberto Pozzi e padre Carlo Cencio… tutto per raccogliere i fondi necessari.

Nel 2007 Padre Aurelio manda le prime foto da Bozoum: il luogo su cui sorgerà l’orfanotrofio è pronto.
Il centro diurno viene realizzato nel 2008 e, da allora, accoglie, istruisce e nutre 230 bambini orfani.
Si chiama “Arc en ciel“, che in francese significa “arcobaleno“, ed esprime il desiderio di dare colore alla vita dei bimbi africani che, pur essendo orfani, non sono abbandonati.

Oggi quest’opera continua grazie alla partnership della Parrocchia “Sant’Ambrogio” di Cassina Amata e dell’Associazione “Siriri” di Praga.
D’estate, quando un gruppo di volontari parte da Milano per raggiungere Bozoum per un mese di servizio in terra di missione, la vicinanza, oltre che spirituale, diventa diretta sul posto.
Grazie a tutti gli Amici di Cassina Amata e a Siriri di Praga!