Articolo di Valentina Bocchino pubblicato su “Il Secolo XIX” del 30 ottobre 2019. Link all’articolo e al videoservizio

Genova – Ha coinvolto grandi, piccini, scout e associazioni del territorio l’iniziativa “A ciascuno il suo pasto” che si è svolta nei locali del Santuario di Gesù Bambino di Praga di Arenzano. L’appuntamento – organizzato dall’associazione Genova con l’Africa con la collaborazione del Ccr, degli scout Agesci, del Santuario e della Fondazione Cesar – è servito a confezionare circa 6mila pasti che andranno alle scuole di Tonj, Warrap, Marial Lou e Romic in Sud Sudan.

I piatti sono stati preparati secondo il metodo di “Rise Against Hunger”, associazione di fama internazionale nata nel 1989 con lo scopo di eliminare la fame nel mondo: sul tavolo riso, verdure essiccate, farina di soia e vitamine pronti per essere divisi in porzioni, imbustati, messi sottovuoto e spediti in Sud Sudan. E a dare una mano, ad Arenzano, sono arrivate decine e decine di persone, che hanno contribuito attivamente alla lotta contro la fame in un territorio sfortunato.

«Abbiamo deciso di coinvolgere la cittadinanza in modo diretto per un gesto di solidarietà concreto: per chi ha partecipato è stata una bella esperienza» dice Valentina Tamburro di Genova con l’Africa. «Quando le associazioni ci hanno chiesto di poter ospitare questo evento abbiamo deciso di partecipare – spiega padre Davide Sollami del Santuario –. È molto bella l’idea di coinvolgere le persone e in particolare i giovani per fare qualcosa di veramente concreto, preparando i pasti e vedendo tutto quello che sono riusciti a fare in un pomeriggio di lavoro per i loro coetanei che vivono in Sud Sudan. Spesso si mugugna sui ragazzi, ma in realtà sono molto sensibili: se ci si rivolge a loro con proposte belle, arrivano con entusiasmo e tanta voglia di fare».

Presente anche la presidente di Fondazione Cesar, Mariangela Rossini: «Lavoriamo dal 2000 in Sud Sudan nella zona dei grandi laghi, sostenendo progetti di carattere educativo e sanitario, sostenendo l’azione dei missionari».