La sveglia suona presto stamattina al Santuario di Gesù Bambino di Arenzano: la giornata è lunga e c’è una cosa molto importante da fare, ovvero preparare un container con beni di prima necessità e altro materiale per il Centrafrica.

Quattro frati, due volontari e due collaboratori lavorano incessantemente dalle 7,15 alle 17, 10 ore per preparare decine di scatoloni e sistemarli all’interno di un container da 20 piedi che domani verrà inviato al porto di Genova e poi, da lì, un lungo viaggio. Il container impiegherà circa 40 giorni per arrivare in Africa, e in totale 2 mesi per arrivare alle Missioni Carmelitane in Centrafrica: un tempo lunghissimo, se pensiamo a quanto oggi è veloce comunicare con il resto del mondo tramite WhatsApp o Facebook, ma necessario perché contiene grandi quantità di beni (anche particolari, come materiale per il lavoro agricolo) da mandare giù insieme.

Nel container ci sono – oltre ai già citati beni di prima necessità a lunga conservazione – materiale per il lavoro agricolo che in Centrafrica è sempre prezioso, quaderni raccolti dai bambini del catechismo e delle scuole, per l’istruzione di coloro che non hanno niente e sperano in un futuro più luminoso, e – per la prima volta dopo un tempo lunghissimo – il Vangelo tradotto in sango, il dialetto parlato dai centrafricani.

Ebbene sì, il container trasporta anche 30mila copie del Vangelo in sango, che in Centrafrica non si trovava da circa 15 anni. I Missionari hanno fatto tra l’altro un grande lavoro di editing, rivedendo i testi delle vecchie (e ormai quasi introvabili) copie del Vangelo in sango, scritto in un dialetto che ormai non si parla più.

Grazie all’aiuto dei Missionari e degli studenti centrafricani, il Vangelo è stato aggiornato in sango moderno, e poi impaginato a Genova e stampato a Varese.

Un gesto di speranza e un atto di fede, per continuare a far arrivare più vicina la parola di Gesù in Centrafrica, tra la popolazione, anche in sango.

Il lavoro naturalmente non finisce qui: il prossimo autunno è prevista la preparazione di altri container con aiuti di  vario genere, e tra il materiale spedito ci sarà anche un trattore per proseguire a lavorare la terra e a insegnare alle popolazioni più povere le tecniche moderne di agricoltura.